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Recensioni

Freedom Magazine - luglio-agosto 2020

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Articolo sulla rivista"Freedom Magazine"

luglio-agosto 2020

The Crew - Massimo Fraticelli

"MASSIMO TRA TECNOLOGIA E ANTICHITÀ"


 

Freedom Magazine luglio agosto 2020

 

Salon de Provence - articolo Nostradamus in Francia 26 novembre 2019

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Articolo sul quotidiano francese "Salon de Provence"

26 Novembre 2019

Nostradamus

Salon de Provence  - articolo Nostradamus in Francia

Salon de Provence  - articolo Nostradamus in Francia

 

TV Sorrisi e Canzoni - 8/14 luglio 2017

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Articolo sulla rivista"TV Sorrisi e Canzoni" - 8/14 luglio 2017

GIACOBBO SAPIENS

"Viaggiate nel tempo con me prometto che vi divertirete!"


tv sorrisi e canzoni 2017

tv sorrisi e canzoni 2017

 

Premio speciale della Giuria "Raccontami l'Umbria 2017 - VIII edizione"

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Premio speciale della Giuria "Raccontami l'Umbria 2017 - VIII edizione" - aprile 2017

Raccontami l’Umbria – Stories on Umbria”, il Premio Internazionale di Giornalismo istituito e promosso dalle Camere di Commercio di Perugia e Terni, ha premiato venerdì 7 aprile i vincitori dell'ottava edizione.

Inserito nel programma ufficiale del Festival Internazionale di Giornalismo, “Raccontami l’Umbria” 2017 ha visto la presenza di tutti i vincitori, arrivati a Perugia per ritirare un riconoscimento di grande prestigio, ormai conosciuto ed affermato in tutto il mondo della comunicazione.


Premio della Giuria Raccontami l’Umbria 2017

Giorgio Mencaroni premia Roberto Giacobbo e Massimo Fraticelli


Il Premio speciale della Giuria è andato a Roberto Giacobbo e Massimo Fraticelli, giornalista/conduttore e autore della trasmissione di Rai 2 “Voyager – Ai confini della Conoscenza”, per una puntata dedicata ad Orvieto e ai suoi misteri. Roberto Giacobbo, giornalista di successo di Rai 2, ha realizzato format di grande successo trasmessi sia nelle reti pubbliche che in quelle private. E’ anche autore di numerosi e fortunatissimi libri. Massimo Fraticelli, è autore di testi per Voyager ma è anche un ingegnere esperto di progettazione e sviluppo software per la PA. "Con ritmo incalzante e coinvolgente - si legge nelle motivazioni - Roberto Giacobbo conduce l’affezionato pubblico di Voyager attraverso i misteri che ancora oggi avvolgono Orvieto, “un’isola senza mare, una città sospesa tra cielo e terra”. L’affascinante viaggio alla scoperta di controversi miracoli, tra cisterne romane, cantine medievali, papi in fuga che hanno reso unica la storia di una delle più belle città umbre, è valso a Giacobbo e al coautore Massimo Fraticelli il Premio della Giuria Raccontami l’Umbria 2017".


Voyager – Orvieto tra storia e mistero

RACCONTAMI L'UMBRIA

Voyager – Orvieto tra storia e mistero

Video vincitore Premio della Giuria

di Massimo Fraticelli, Roberto Giacobbo

DURATA: 38’06”

CANALE RADIOTELEVISIVO: Rai Due - Voyager

In Umbria esiste un luogo in cui da sempre la Natura gioca con l’uomo offrendo ai suoi abitanti protezione e riparo ma chiedendo in cambio ingegno per raggiungere il suo elemento più prezioso: l’acqua. In questo incessante gioco nasce e si sviluppa la città Orvieto che con lo scorrere del tempo si è continuamente arricchita di meraviglie di arte, elementi di profonda sacralità e cavità ricche di mistero.

Orvieto è un incanto che brilla dall’alto di un enorme blocco di tufo ma è al suo interno che si nascondono i tesori che la rendono così speciale ed unica. Per secoli sapienti mani hanno scavato nelle sue viscere creando un’infinità di ambienti ipogei su cui, ancora oggi, deve essere fatta piena luce. Quanto è vasto questo suo mondo sotterraneo e quali misteri nasconde? Il pozzo di San Patrizio ed il Duomo sono sicuramente i simboli incontrastati di questa città ma oltre le splendide architetture e le rifiniture artistiche che li caratterizzano nascondono qualcosa di magico e di enigmatico.

Perché il Pozzo di San Patrizio porta il nome del santo patrono d’Irlanda? Nella parte più bassa del pozzo esiste un tunnel segreto che tutti sembrano aver dimenticato, quale finalità poteva mai avere? Perché, a distanza di circa 750 anni, ancora oggi sopravvive una tradizione che lega il Duomo di Orvieto al mistero del Sangue di Cristo?

 

Voyager Magazine giugno 2015

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Recensione sulla rivista"Voyager Magazine" - giugno 2015

LA NOSTRA SQUADRA

Chi si muove dietro le quinte del programma? Scopriamolo insieme, perché a Voyager non si arriva mai per caso!


Voyager Magazine giugno 2015

Massimo Fraticelli

collaboratore ai testi


Massimo ama coltivare un sentimento che, purtroppo, pare un po' passato di moda negli ultimi tempi: la gratitudine. Solo per questo è un piacere averci a che fare: il suo sorriso comunica gioia, la sua voglia di fare è trascinante e la sua serenità benevolmente contagiosa.

Essere grati alla vita è uno dei doni più preziosi che si possa avere perché la vita ti risponde con grazia e tutto appare più leggero e sostenibile. Noi di Voyager siamo innamorati di Massimo. È stato un vero colpo di fulmine e invitarlo a lavorare con noi naturale come se fosse la sola cosa giusta da fare ... non a tutto servizio perché lui era ed è già impegnato in altro, ma anche così ci inonda di proposte, schede, approfondimenti come se fosse 24 ore su 24 in redazione.

Èveramente un essere tracimante ed entusiasta il nostro Massimo e anche noi vogliamo mostrare la nostra gratitudine ringraziandolo per il semplice fatto di essere esattamente così com'è ... nella maniera giusta!


 

Accademia dei tuttologi

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Recensione sulla sito "Accademia dei Tuttologi" - settebre 2011

I Custodi del Cosmo e la Storia Precessionale

di Massimo Fraticelli


Intanto grazie, a Massimo...

per aver scritto un libro veramente interessante!

Un libro che già dal titolo lascia pochi dubbi su quali argomenti vi sono trattati... almeno se si è appassionati della storia antica, di miti e leggende, di archeologia e archeoastronomia!

In secondo luogo, come sempre dico, questa non è una recensione secondo quelli che sono i canoni giornalistici, d'altra parte io non sono un giornalista per cui spero mi perdonerete. Questo è un omaggio all'autore che spero riesca ad incuriosire voi tutti amici e lettori...

Appena preso il libro tra le mani, mentre leggevo le prime pagine, mi rendevo conto che l'autore ed io avevamo qualcosa in comune, decine e decine di testi scritti da antichi autori! Da Esiodo a Giamblico, da Platone ad Orfeo, da Eusebio a Macrobio... e così, sempre più incuriosito, proseguivo la lettura rileggendo brani letti in passato, riportando alla mente frasi e testimonianze antiche ma soprattutto aggiungendo alle mie conoscenze nuovi autori ancora sconosciuti. E' proprio vero, non si finisce mai di imparare!

Vi starete chiedendo quando inizierò a raccontarvi di cosa parla il libro ed io vi rispondo, con tutta sincerità, che lo sto già facendo!

Il nostro autore comincia dalla spiegazione di un fenomeno naturale poco conosciuto al grande pubblico, la precessione degli equinozi e utilizza tale fenomeno per cercare di datare eventi e avvenimenti antichi considerati talvolta semplici miti... "semplici miti"... se mi sentisse de Santillana o la von Dechend chissà cosa direbbero!

I miti e le leggende sono sicuramente il metodo più efficacie ed efficiente per trasmettere delle conoscenze importanti nel tempo... ed è così che tutti i popoli del mondo hanno trasmesso alle popolazioni attuali la catastrofe del Diluvio Universale!

Quanti secoli sono passati dall'ultimo diluvio?

Quanto tempo è passato dalla caduta di uno sciame di meteoriti che probabilmente ha distrutto la civiltà egizia?

Quanti anni intercorsero tra la visita di Erodoto in Egitto ed Ercole egizio (non l'Ercole greco)?

Massimo Fraticelli prova a dar risposta a questi e altri quesiti nel tentativo di riscrivere una storia antica ormai dimenticata... e lo fa magistralmente, trascinando il lettore attraverso i secoli, dietro la guida delle costellazioni e per mezzo del fenomeno della precessione, dei testi delle religioni del mondo, dei reperti archeologici non ancora spiegati dalla scienza ufficiale.

Che dire di più? Leggete il libro se volete scoprire altro, io vi lascia solo un ultimo spunto di riflessione:

"Emoi genoz ouranion"... ovvero, "la mia stirpe è celeste"!

A presto,

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO


 

HERA giugno 2009

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Recensione sulla rivista HERA - giugno2009

Recensione Hera giugno 2009


I Custodi del Cosmo e la Storia Precessionale

di Massimo Fraticelli

Dalla ricostruzione della Storia attraverso le informazioni astronomiche criptate dagli antichi nell'Arte, Architettura e Mito, alle influenze delle configurazioni stellari nelle varie ere cosmiche passate e future, fino alle figure dei "Custodi del Cosmo", vere e proprie divinità delle ere stesse

 

HERA aprile 2009

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Recensione sulla rivista HERA - aprile 2009

Recensione apparsa  sulla rivista Hera di Aprile 2009


I Custodi del Cosmo e la Storia Precessionale

di Massimo Fraticelli

Massimo Fraticelli affronta, in questo ricco e vasto trattato, una sfida ambiziosa: ricostruire la Storia della civiltà umana negli ultimi ventiseimila anni in base alla Precessione degli Equinozi. Spiega l'autore che gli antichi popoli a noi noti erano in possesso di avanzate conoscenze astronomiche, in diversi casi retaggio di civiltà antecedenti, e con straordinario genio furono in grado di " criptare" una mole di informazioni attraverso Arte, Architettura e Mito, relazionandosi sempre con il precisissimo orologio stellare costituito proprio dal ciclo precessionale, ovvero il lentissimo movimento dell'asse terrestre che causa l'apparente rotazione delle costellazioni. Le quali, appunto in ventiseimila anni, compiono un "giro completo". L'autore dice: "Come la disposizione delle lancette su un orologio determina (in chi è capace di leggere un quadrante) la possibilità di comprendere l'ora esatta, così anche la differente posizione che le stelle assumono nel cielo nello scorrere dei secoli, proprio per effetto della precessione equinoziale, dà la possibilità, a chi sa interpretarla, di determinare una precisa collocazione cronologica". Quattro i grandi poli di civiltà antiche i cui miti e reperti l'autore prende in esame, per risalire poi a tempi ancora più remoti: l'Egitto, l'America Centrale; l'India e la Grecia. Combinando e incastrando le interpretazioni dei riferimenti che ognuno di questi popoli fornisce, mette insieme i pezzi per la ricostruzione complessiva, che dimostrerà che il concetto di Storia "lineare" a cui il nostro tempo è tanto affezionato sia soltanto un moderno costrutto mentale. Il libro eamina anche quali siano le influenze che le ere cosmiche determinate dalla precessione possano essere state e come sia possibile prevedere quali saranno.

 

Archeomisteri ottobre 2008

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Recensione sulla rivista ARCHEOMISTERI

ottobre 2008

Recensione Archeomisteri HERA


I Custodi del Cosmo e la Storia Precessionale

E sempre sul fronte dell'incidenza dell'Astronomia sulle culturepiù o meno antiche, ecco di Massimo Fraticelli questo appassionante excursus storico esoterico. In poco meno di 400 pagine. l'Autore affronta in questo corposo saggio illustrato - che apre la collana coluta da Tiberio Dobrynia e diretta da Luigi Pruneti " Archeologia dello Spirito" - l'arcano che si ciela dietro le leggende di antichi eroi, che occultano e sottendono inconfessate sacralità e verità ancestrali: e con esso percorsi iniziatici e alchemici nonchè "prove precessionali" di risveglio ed evoluzione spirituale. Davvero suggestivo ed appagante per ogni lettore curioso.

 

Officinae 2008

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Recensione sulla rivista

OFFICINAE - 2008

Recensione officinae 2008


I Custodi del Cosmo e la Storia Precessionale

Massimo Fraticelli , La Gaia Scienza Editrice, Bari 2008, pp.381, collana "Archeologia dello spirito" diretta da Luigi Pruneti


Da Diodoro Siculo, Erodoto, Platone, Ecateo di Mileto ed altri storici dell'antichità sappiamo che in Egitto i sacerdoti possedevano la conoscenza di una remotissima, relativa a quando gli uomini erano governati da sacerdoti-re, divini senza forma umana. Tutto ciò avvenne nel corso di 11.340 anni al termine dei quali catastrofi apocalittiche mutarono il corso degli eventi. Nel verificarsi di tali sconvolgimenti. tracce e documentazioni andarono perdute. Da calcoli eseguiti su quelle informazioni si può intuire un ciclo precessionale e mezzo, quindi un periodo di 38.640 anni. Così fu che in Egitto prima governò una dinastia di dei, una di semidei, poi stirpi di re, i re, i 10 re di Tebe, gli spiriti dei morti e quindi le dinastie storiche. Estraggo questa interessante notizia dal completo elenco di fonti scritte e non, che Massimo Fraticelli esamina nella sua opera con un preciso senso della panoramica storica, quella che non dà risalto ad un'epoca specifica ed a luoghi circoscritti, ma quella che considera in una grande visione globale tutto quanto ci resta di ere antichissime, illuminate da poche e sporadiche testimonianze.

Ma anche queste poche sono illuminanti se lettecon occhio attento alla storia dell'umanità, dove si rincorrono e rimbalzano concomitanze, miti e cosmogonie parallele inspiegabili, apparentemente. Il lavoro di Fraticelli mira a mettere tutto in relazione e a considerare la storia più remota dell'uomo, qualla che ci ha lasciato le sue tracce nelle leggende e in sconcertanti reperti archeologici, come un'immenso affresco fatto di curiosi rimandi e sorprendenti comparazioni.

Si parla di Atlantide e di altri continenti perduti negli abisssi degli Oceani, di straordinarie tracce megalitiche, templi solari, osservatori astrali, leggende di eroi, culti misterici. Tutto il grande portato delle richerche (di frontiera e non) eseguite negli anni più recenti, viene riordinato dall'autore che non tralascia notizia per arriccchire il suo vasto ed enciclopedico palinsesto. Il linguaggio simbolico degli antichi viene analizzato sistematicamente per scoprirne le realtà adombrate e divenute mitologia. In sostanza siamo di fronte ad un'opera che se letta con quell'attenzione, che sa peraltro ben suscitare, può delineare le tappe di un risveglio spirituale. Data che segnerà l'inizio della Primavera cosmica: 2.050 d.C. Nel lasso di tempo che ci separa da quell'anno, l'autore ci annuncia eventi forti, gravidi dimutamenti radicali, ricerche scientifiche e scoperte straordinarie. Verrà qualcuno ad indicarci la strada? Il dubbio che costantemente stimola la ricerca è ormai pane quotidiano, la verità sembra sempre più trovarsi fuori dai libri scolastici e sempre più la sua collocazione appare profondamente radicata all'interno dell'uomo. Questo libro, che ha il merito di non aver trascurato nulla di quanto è oggi materia di studio al di fuori del principio d'autorità, sembra offrirci un attuale ed affascinante stimolo alla riflessione raro, perchè privo di ogni compiacimento sensazionalistico.


 

Bookaniere maggio 2008

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Recensione sulla rivista IL BOOKANIERE

(La Gaia Scienza Editrice)

maggio 2008

Recensione bookaniere


La "storia" di Massimo Fraticelli

I Custodi del Cosmo e la Storia Precessionale

Quali effetti stellari possono aver influenzato le varie epoche e civiltà passate? Nel passato dell'uomo vi erano conoscenze astronomiche e spaienziali accurate, espresse in linguaggi e simboli mitologici, per cui le storie dei vari leggendari eroi di ogni epoca e civiltà, seppur incomprensibili talvolta o misteriose, nascondevano sacrali verità: percorsi alchemici, "prove precessionali" di risveglio ed evoluzione spirituale. Possiamo dire essere tutta la storia celata dell'uomo pura stronomia.

Massimo Fraticelli in questo dotto e pregevole trattato, passando in rassegna i testi sacri delle antiche civiltà, presumeriche, bibliche, mediorientali e così via, e disvelandone i ricchi contenuti astronomici e mitici, ci ridona simboli perduti e nuove riflessioni sul destino dell'umanità e sul senso della vita, consegnandoci un mondo riemerso "dall'archeologia dello spirito" che potrà aiutarci a meglio comprendere e ravvivare "in interioritas" la luce mai spenta degli antichi "Custodi del Cosmo" che dimorano ancora e simoreranno in eterno nella perfezione stellare.


 


Immagini Flash

Personaggi flash


Georges Ivanovic Gurdjieff

Georges Ivanovic Gurdjieff.jpg


Athanasius Kircher fu un personaggio molto particolare i cui interessi spaziarono in tutti i campi dello scibile umano. La sua ricerca si basava principalmente sulla comprensione dei meccanismi cardine che regolavano la natura. In totale affinità con il sentimento neoplatonico di cui fu uno dei massimi esponenti concepiva tutti gli aspetti del mondo sensibile come emanazione dell'uno dal quale andavano prendendo forma attraverso una serie di stati degradativi. Secondo Kircher questo processo di derivazione dalla fonte unica avveniva sempre con lo stesso meccanismo per ogni singolarità della natura e ciò permetteva che principi scoperti in un determinato campo erano, per analogia, applicabili ad un altro apparentemente molto diverso dal precedente. Con tale forma mentis egli poté investigare e conoscere a fondo un'infinità settori spaziando dall'astronomia alla matematica, dall'archeologia all'ottica, dalla chimica al magnetismo, dalla filosofia alla musica, dalla storia naturale alla fisica e alla gnomonica. Il suo sapere non si limitava al solo studio teorico ma era costantemente accompagnato da brillanti realizzazioni quali ad esempio il prototipo della lanterna magica che espose, insieme ad altre meraviglie meccaniche, nel suo "Wunderkammer" il primo museo della scienza al mondo. Creò inoltre una delle più antiche calcolatrici e compilò la prima rappresentazione cartografica delle correnti marine; fu il primo ad osservare il sangue umano al microscopio e con la sua decifrazione del Copto e la sua interpretazione dei geroglifici gettò le basi che portarono all'attuale decodifica dell'antica scrittura egizia.

La vita di Athanasius fu costellata da molti eventi particolari tra cui ce ne furono alcuni che lo portarono addirittura molto vicino a perdere la vita: una volta rischiò di annegare perchè cadde in una crepa apertasi in un fiume ghiacciato ma anche se faticosamente, riuscì a trarsi in salvo; durante la guerra dei trent'anni per poco non fu impiccato da un gruppo di protestanti che dopo averlo circondato e derubato lo lasciarono andare perché riconobbero qualcosa di speciale nella sua estrema calma di fronte alla fine che stava subendo; da giovane si salvò miracolosamente dallo sfracellarsi quando fu trascinato dalla corrente verso la ruota di un mulino ad acqua; un'altra volta rimase miracolosamente illeso quando, mentre stava guardando una corsa di cavalli, finì accidentalmente sotto gli zoccoli degli animali. Grazie alla sua estrema fede in Dio e nel destino che, come affermò egli stesso, lo doveva portare a compiere qualcosa di grande, mantenne sempre una straordinaria calma cosa che gli fu di notevole aiuto anche in quei frangenti pericolosi.

Il Kircher possedeva una personalità poliedrica. Il suo carattere particolare lo spinse ad praticare per ben cinque anni un curioso esercizio. Per esercitare l'umiltà si finse stupido dal momento in cui fu ammesso al noviziato dei Gesuiti di Paderbon in Vestfalia (2 ott 1618) fino a quando non fu trasferito a Coblenza nel 1623. Dotato di una spiccata sensibilità verso il metafisico ebbe diverse visioni e sogni "profetici" come quello che gli preannunciò la distruzione, per ordine di Gustavo Astolfo di Svezia(1631), del collegio dei gesuiti di Wurzburg dove egli risiedeva. Era anche un uomo in cui una sterminata curiosità si legava ad una buona dose di temerarietà e questo lo portò, non solo ad ammirare in loco le eruzioni dell' Etna e dello Stromboli (1637) e ad osservare da Tropea terremoto che distrusse Sant'Eufemia nel 1638, ma addirittura come un novello Plinio Seniores, a scendere, all'età di più di settant'anni, nel cratere del Vesuvio per eseguire delle misurazioni.

Appassionato della storia arcaica dell'uomo intraprese moltissime ricerche indirizzate al reperimento di documenti e prove legate ad episodi a cavallo tra la storia e la mitologia. In particolare i suoi interessi si diressero principalmente su Atlantide di cui possedeva un'antica mappa che esamineremo in seguito e sui più importanti resoconti biblici come il Diluvio Universale, l'Arca di Noè, la Torre di Babele ed i Giganti per cui collezionò i resti di alcuni elefanti antidiluviani ritrovati a Trapani e Palermo nel 1636 e diversi scheletri dalle misure straordinariamente grandi (Le "ossa di giganti" delle grotte di Maredolce presso Palermo).

Le informazioni sulla sua vita oltre a pervenirci dall'innumerevole quantità di opere lasciateci e dalla folta corrispondenza che tenne con più di 760 personaggi dell'epoca, fra cui scienziati (Leibniz, Torricelli e Gassendi), medici, missionari gesuiti, due imperatori del Sacro Romano Impero, papi e potentati di tutto il mondo (Cristina di Svezia), ci arrivano anche attraverso la sua autobiografia di cui riportiamo l'incipit:

    "Nacqui il 2 maggio 1602, giorno di Sant'Atanasio, alle tre della notte, nell'infelice città di Geisa, a tre ore di viaggio da Fulda. I miei genitori erano Johann Kircher e Anna Gansek, cattolici devoti, rinomati per le loro buone opere."

Cronologicamente il giovane Athanasius entrò all'età di dieci anni nel collegio gesuita di Fulda e poi, ammesso come novizio nel collegio gesuita di Paderborn (2 ottobre 1618) ivi rimase finché gli esiti delle persecuzioni della guerra dei Trent'anni lo costrinsero ad andare prima a Munster e successivamente a Colonia, dove proseguì i propri studi scientifici e umanistici. Nel 1624 si trasferì prima a Mainz, dove nel 1628 divenne sacerdote e poi presso l'Università di Würzburg in qualità di professore di filosofia, matematica e lingue orientali. Nel 1633 ricevette, praticamente in contemporanea, due illustri proposte che lo volevano l'una a Vienna per succedere a Keplero, deceduto nel 1631, nel ruolo di matematico presso la corte dell'imperatore Ferdinando II e l'altra a Roma per l'importante traduzione di alcuni vocabolari copti. Il destino lo mosse nel novembre del 1633 a Roma dove rimase per tutto il resto della sua vita fatta eccezione per un soggiorno a Malta fra il 1636 e il 1637 in qualità di confessore di Hesse-Darmstadt da poco convertitosi al cattolicesimo. Nel 1638 venne nominato professore di matematica presso il Collegio Romano, incarico che lasciò otto anni dopo per dedicarsi completamente alle sue ricerche. Morì a Roma il 27 novembre 1680 e fu sepolto nella Chiesa del Gesù mentre il suo cuore, per suo espresso volere, venne invece tumulato nella cappella di Santa Maria della Mentorella vicino a Palestrina. Questo luogo, sin dal suo primo incontro avvenuto casualmente nel 1661, ebbe un'attrazione speciale per il gesuita. La chiesetta abbandonata che lì sorgeva si poggiava sulle rovine dell'antico santuario edificato nel luogo dove era avvenuta la conversione di Sant'Eustachio e la cui fondazione risaliva secondo un'iscrizione all'imperatore Costantino come ci viene descritto nella autobiografia Kircheriana:

    "Ci avvicinammo e scoprimmo che si trattava di una chiesa in quasi completa rovina. Entrai e mi resi conto che era stata una chiesa magnifica. Rimasi stupito al pensiero che fosse stata costruita in quella terra spaventosamente desolata, e supposi che vi si nascondesse un segreto. … guidato da Dio, mi imbattei in una lastra di marmo su cui era inciso il testo seguente: In questo luogo si convertì Sant'Eustachio, allorchè il Cristo crocefisso gli apparve tra le corna di un cervo. In memoria di tale avvenimento, l'Imperatore Costantino il Grande fece erigere questa Chiesa, solennemente consacrata dal santo papa Silvestro I al culto della Madre di Dio, e di Sant'Eustachio."

Il Kircher si adoperò moltissimo per farla ristrutturare e da quel giorno decise che vi ci sarebbe recato ogni 29 settembre, giorno in cui si festeggia San Michele Arcangelo, e divenne per lui il posto dove egli più amava ritirarsi a meditare e a scrivere.

La sua poderosa produzione letteraria (più di trenta testi) lo fece apprezzare come uno dei più grandi eruditi del XVII secolo. Tra le sue opere più suggestive, ricordiamo il Prodromus Coptus sive Ægyptiacus (1636), Lingua Ægyptiaca restituta (1643), Ars Magna Lucis et umbrae in mundo (1645–1646), Obeliscus Pamphilius (1650), Musurgia universalis, sive ars magna consoni et dissoni (1650), Œdipus Ægyptiacus (1652–1655), Mundus subterraneus, quo universae denique naturae divitiae (1664–1678), Obelisci Aegyptiaci interpretatio hieroglyphica (1666), China Monumentis, qua sacris qua profanis (1667), Ars magna lucis et umbrae (1671), Arca Noë (1675), Sphinx mystagoga (1676) e Turris Babel sive Archontologia (1679).